martedì 8 luglio 2008

Divagare o riempire

Due giorni fa pioveva. anzi: diluviava.
E io ne ho approfittato. Stephen King. Il primo libro che abbia mai preso in mano, di questo autore.
E come mio solito sono partita dalla fine. Dall'ultimo capitolo e dalle note conclusive. Perfetto. so come finisce. Ma non ho la più pallida idea di come ci si arrivi, a quella fine. Niente.
Di solito, è il mio divertimento.
Cerco di costruire io, la trama.
Cerco di capire i procedimenti. Ma qui. Qui mi inizio a muovere in un mondo che non è mio. Che non conosco ancora.
Però, mi sta piacendo. A pelle.
Anche se, ad esser precici, sono partita da metà. O dalla fine.
Insomma: ho preso un libro che sembra la continuazione (ho il fortissimo sospetto che lo sia davvero) di un altro libro. O forse il suo epilogo. Ma non importa.
Intanto questo. Poi il precedente. O il seguente.
Se davvero essite.

Invece, mi sono accorta che esistono vari tipi di scrittori.
E King, per me, è uno scrittore per digressioni. O io, almeno, ho deciso di battezzarlo così.
Perchè racconta per digressioni. E non è facile. Affatto. Sono tanti a farlo, e poi ti ritrovi a dover tornare indietro di trenta pagine, perchè ti sei dimenticato qual era il filo portante, della storia.
Qui no.
Qui tutto sta al suo posto.
Perchè sono digressioni utili. Non che ritenga le digressioni inutili; ma dipende da come l'autore le usa. Ecco: io metto una digressione in una storia. Perchè lo faccio? Per riempire pagine?
Temo che allora posso benissimo cancellare tutto. Digressioni riepitive non ne servono, in uno scritto. Mai.
Aria fritta direbbe una persona che conosco.

Ma digressioni che riempioni i silenzi, quelle sì.
Quelle servono. Perchè danno voce ai pensieri della testa.
E' un po' sciocco, ma in realtà la nostra vita non è mai zitta. Forse non parliamo, però pensiamo.
E questi sono i nostri riempitivi, le nostre digressioni in fieri.
E nella narrativa, come si fa?
Si descrivono i movimenti, si elencano azioni, oggetti, colori, tecnicismi?
Un modo è quello di pensare. Un modo è quello di King.

Non è l'unico. Non credo proprio.
Però è un metodo che non mi dispiace.
Affatto. Anche perchè lo fa bene.

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